Di cima in cima, di valle in valle…

Lunga 100 chilometri circa e larga poco meno di 65, con una superficie di 3260 chilometri quadrati, la Valle d’Aosta è la regione italiana più piccola e meno popolata. Il suo territorio comprende le vette più alte nella catena alpina: il Monte Bianco (4810 metri), il Monte Rosa (4637 metri) e il Cervino (4478 metri), a cui si devono aggiungere altre numerose cime che superano i 3000 metri.

La valle principale, che dà il nome alla regione, è formata dalla Dora Baltea. Il fiume nasce dall’unione di due torrenti, la Dora di Ferret e la Dora di Veny, alimentati dai ghiacciai del Monte Bianco. Sia la valle principale che alcune valli laterali hanno alla testata (punto in cui la valle finisce) dei valichi (passi) che fin dalla Prei storia hanno favorito il passaggio di uomini e merci da un versante all’altro delle Alpi. Per questo motivo la Valle d’Aosta, malgrado l’asprezza del territorio, non è mai stata isolata.

Il Massiccio del Monte Bianco, con i suoi cinquanta chilometri di creste la cui altezza varia tra i 3500 e i 4810 metri, è il gruppo più imponente delle Alpi.
Il Colle del Gran San Bernardo, a quasi 2500 metri, è stato il passaggio più usato per raggiungere le regioni dell’Europa nord-occidentale.
Tra le cime del Massiccio del Monte Rosa, si estende il ghiacciaio del Lys, che costituiva una delle più consistenti riserve d’acqua delle Alpi, insieme a quello del Miage sul Monte Bianco. Negli ultimi trent’anni questi ghiacciai si sono molto ridotti sia in estensione sia in spessore a causa dell’innalzamento della temperatura.
Il Cervino.