Dove la natura diventa una risorsa

L’economia della Valle d’Aosta fino alla fine dell’Ottocento è stata legata a un’agricoltura povera (patate, segale e lino), allo sfruttamento del legname e all’allevamento di bovini e ovini. Collegate a queste attività si sono sviluppate nel tempo la produzione di mobili e oggetti d’arredo, la produzione di formaggi e salumi e la tessitura. All’inizio del Novecento molti imprenditori hanno trasferito le loro fabbriche dalla Pianura Padana alla valle della Dora, dove c’era disponibilità di energia elettrica, dando inizio a una prima industrializzazione che, però, riguardava solo la zona di fondovalle. Dagli anni sessanta del Novecento in poi, la diffusione degli sport invernali ha cambiato il modo di vivere anche nelle valli: il turismo è diventato di massa e sono stati costruiti strade, case, alberghi e impianti di risalita.
Durante i mesi estivi le mandrie vengono trasferite negli alpeggi, che sfruttano i pascoli alti ricchi di erbe pregiate.
L’abbondanza di acqua, raccolta in bacini artificiali, permette una notevole produzione di energia elettrica, che oggi costituisce una delle risorse principali della valle.
Le piste da sci, immerse in uno scenario di una bellezza straordinaria, sono aperte fino alla primavera inoltrata e in alcune località anche durante l’estate.
Tra le cime del Gran Paradiso si trova il più antico dei Parchi Nazionali Italiani, creato per la conservazione della flora e della fauna alpine. Ogni anno migliaia di visitatori percorrono i sentieri del Parco del Gran Paradiso alla scoperta di animali e fiori rari.