Verde e bella

La verde Umbria è percorsa dal tratto più alto del fiume Tevere che scorre nella regione per oltre 200 chilometri e divide il territorio in due aree dai paesaggi diversi. La parte occidentale è caratterizzata da un’ampia zona collinare digradante verso il Lago Trasimeno; il versante orientale è invece occupato dell’Appennino Umbro-Marchigiano a Nord e dai Monti Sibillini più a Sud, disposti in catene parallele a forma di arco.
Fra le montagne e le colline si aprono conche e strette vallate scavate dai fiumi, le cui acque rendono verde e lussureggiante la natura. Le più importanti sono la Valle del Tevere, la Valle Umbra (dove scorrono il Chiascio, il Topino, il Clitunno) e la Valnerina attraversata dal fiume Nera. Il territorio umbro è molto vario e ricco di specie animali e vegetali; sulle sponde di laghi e fiumi crescono rigogliosi canneti, salici, pioppi, che formano l’ambiente ideale per pesci e uccelli. Nelle zone montane ricoperte di fitte foreste di lecci, castagni e querce vivono molti animali selvatici, fra cui il lupo, il cinghiale, il tasso, il capriolo.
Il Velino, che getta le proprie acque nel Nera, forma la Cascata delle Marmore, la più alta d’Italia (165 m).
Il Lago Trasimeno visto dal satellite. Posto nella zona nord-occidentale dell’Umbria, al confine con la Toscana, è il più vasto dell’Italia peninsulare.

Natura e paesaggio

L’Umbria è una regione ricca di borghi, castelli, paesi inseriti nell’ambiente in modo armonico e suggestivo. Fra i cento borghi più belli d’Italia (su valutazione dell’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani), ben sei appartengono alla regione: Bevagna, Castiglione del Lago, Corciano, Montefalco, Paciano, Trevi. Nel corso dei secoli, già a partire dai primi insediamenti etruschi, in questo territorio l’uomo ha cercato di mantenere un giusto equilibrio fra arte e natura, paesaggio e architettura, città e campagna.
L’immenso patrimonio delle bellezze naturali e artistiche umbre viene custodito nei numerosi musei o valorizzato attraverso manifestazioni culturali e folcloristiche
I rilievi umbri raramente raggiungono altitudini superiori ai 1500 m. Fa eccezione il Monte Vettore (la cima a sinistra) nella catena dei Sibillini, che raggiunge i 2500 metri.